Ryanair, aerei a terra e crisi: in vista 3.000 esuberi e tagli agli stipendi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Crisi del trasporto aereo, Ryanair prevede 3.000 esuberi

Ryanair

Lo stop ai voli ha messo in ginocchio le compagnie. Ryanair rischia di dover tagliare 3.000 posti e di ridurre gli stipendi del 20%.

La compagnia di volo irlandese Ryanair prepara una forte riduzione del personale a causa degli effetti della pandemia Covid-19.

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Ryanair, esuberi e tagli

La società di Dublino ha annunciato che prevede di tagliare 3.000 posti di lavoro a causa della crisi del settore. Gli esuberi, che riguarderanno soprattutto i piloti e gli assistenti di volo, sono previsti dal prossimo luglio. La compagnia prevede poi di tagliare gli stipendi fino al 20% e di chiudere numerose basi in Europa. Da parte sua, l’amministratore delegato Michael O’Leary ha concordato una riduzione della sua retribuzione del 50% fino al marzo dell’anno prossimo.

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Domanda giù fino al 2022

Ryanair ha inoltre annunciato in un comunicato che gran parte dei suoi aerei rimarranno a terra almeno fino a luglio ed ha previsto che la domanda nel settore non riprenderà fino all’estate del 2022. Anche le consegne dei nuovi Boeing sono oggetto di negoziati.

I numeri della crisi

La compagnia low cost ha esposto i dati della crisi, spiegando che il numero di passeggeri del primo trimestre è stato inferiore del 99,5% alle previsioni di 42,4 milioni di passeggeri, attestandosi su meno di 150.000.
Fino a marzo 2021, Ryanair prevede di trasportare meno di 100 milioni di passeggeri (quando l’obiettivo originale era 154 milioni). La compagnia aerea ha anche affermato che contesterà nei tribunali europei gli “aiuti di Stato illegali e discriminatori” concessi ad alcune compagnie aeree europee.

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ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2020 15:24

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